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QUARTO ANNO

Realizzare uno storyboard (e un animatic) con Storyboarder

Spesso un equivoco generato dalla riforma dell’istruzione artistica è che nell’indirizzo audiovisivo multimediale non si debba disegnare. Capita quindi che alcuni studenti facciano la scelta di questo indirizzo proprio perché non si sentono molto a loro agio con matite e pennarelli.

Tuttavia nella pianificazione di un prodotto audiovisivo è necessario prima di mettersi all’opera con videocamere, attori e comparse, fare qualche pre-visualizzazione, non fosse altro per decidere il tipo di inquadratura da realizzare, dove collocare il cavalletto, ecc.

Una buona sceneggiatura è alla base di ogni buon prodotto video. E una buona sceneggiatura disegnata prende il nome di storyboard, ovvero tavola del racconto. Una serie di vignette (una per ogni inquadratura) con tutte le indicazioni utili alla ripresa.

Esistono tantissimi stili di disegno di storyboard a seconda che l’autore abbia o meno familiarità col fumetto o si limiti a schizzi molto essenziali. L’importante è restituire l’effetto che si vuole ottenere. Perché con in mano uno storyboard un regista dovrebbe poter capire come realizzare il filmato anche se di esso non sa nulla a priori.

In questi ultimi anni hanno pensato di venire incontro all’esigenza di realizzare storyboard efficaci quelli di Wonder Unit che hanno messo a punto un software gratuito e open source proprio per disegnare storyboard.

Con Storyboarder possiamo disegnare digitalmente le inquadrature, ma se appunto il disegno non è il nostro forte esiste una alternativa. All’interno del programma è presente la funzione Shot Generator che apre una sorta di ambiente 3d dove è possibile inserire personaggi, oggetti, elementi d’ambiente, ecc. Selezionare diversi modelli di azioni pre-impostate, oppure modificarle.

Allo stesso modo è possibile creare una inquadratura spostando la MdP oppure inclinandola, ecc.

Il software permette, una volta creata l’inquadratura e inserita nella linea temporale, di aprirla per la modifica in Photoshop, dove è possibile più comodamente aggiungere colori o modificare gli sfondi, per ottenere uno stile più personale.

Una serie di strumenti favoriscono la compilazione delle parti testuali e l’impaginazione dello storyboard per la stampa, oppure l’importazione di un audio e la successiva esportazione di un video a partire dalle nostre inquadrature (questo ultimo elaborato prende il nome di animatic).

Abbiamo provato quindi a sfruttare questa opportunità e questi sono alcuni esempi:

Giulia Sala, Punti di vista – classe 4^F a.s. 209-20

 

Giovanni Moioli, Il ripensamento – classe 4^F a.s. 2019-20

 

Miriam Randazzo, A lezione – classe 4^F a.s. 2019-20

 

Dario Bassanini, Il goal decisivo – classe 4^F a.s. 2019-20

 

 

 

Cora Bellesia, Il salvataggio – classe 4^F a.s. 2019-20

 

 

Claudio Cappuccio, Senza via di fuga – classe 4^F a.s. 2019-20

 

 

Caterina Fenaroli, CLAP! – classe 4^F a.s. 2019-20

 

 

Desirée Prezioso, Proposta di matrimonio – classe 4^F a.s. 2019-20

 

Se volete provarci anche voi qui trovate un tutorial scritto appositamente.